Tutte le differenze e le caratteristiche

Sapere riconoscere una posa qualificata ti aiuterà a valutare una proposta di serramenti e a fare la scelta giusta per la tua casa.
Oggi è sempre più importante sapere se le finestre che stai acquistando saranno posate secondo il metodo più innovativo e migliore per mantenerne le prestazioni nel tempo.
Sai perchè?
Perché la posa incide molto sulla riuscita del lavoro finale.
Immagino infatti che desideri finestre che durino negli anni e che ti garantiscano di non avere muffa o infiltrazione dopo qualche anno.
Bene, per essere certo di non avere problemi devi stare attento alla posa che ti proporranno.
Quindi, come fare a riconoscere una posa qualificata?
Vanno valutati i materiali, gli obiettivi, la progettazione e il rispetto delle norme.
Ma partiamo dall’inizio descrivendo cosa si intende in generale per posa tradizionale e qualificata.

LA POSA TRADIZIONALE

Una posa “tradizionale” è quel tipo di posa che si è sempre realizzata, è la posa che si eseguiva già 30 anni fa.
E’ la classica posa “schiuma e silicone”. Una posa che, indipendentemente dal tipo di finestra che il cliente sceglie (più o meno isolante, più o meno sicura…) prevede un po’ di schiuma poliuretanica per chiudere lo spazio fra falso e finestra e del silicone nella parte inferiore.
In alcuni casi non vengono previsti neanche sigillanti ma si lasciano buchi che vengono poi coperti dai coprifili!

LA POSA QUALIFICATA

Una posa intesa come “qualificata” invece è innanzitutto quel metodo di posa che parte con una corretta progettazione.
Questo significa che in base alle mille situazioni che si possono verificare si sceglie come posare i serramenti, come e con cosa sigillare e lo si fa studiando accuratamente e progettando l’intervento.
Vediamo ora insieme le differenze in fatto di materiali e obiettivi.

I MATERIALI

I materiali di una posa tradizionale sono, come detto, schiuma e silicone.
Questi materiali non riescono a dare garanzie di tenuta nel tempo, sia a causa della loro composizione sia a causa di come vengono utilizzati.
Il silicone è un materiale che non aderisce su supporti umidi, non aderisce sui materiali porosi e che dopo qualche anno tende a staccarsi facendo passare aria e vapore.
Se da una fessura, che dovrebbe essere perfettamente sigillata, passa aria e vapore non possono che verificarsi dei problemi…
La schiuma invece, pur essendo di per sé un buon materiale isolante, non può dare garanzie di tenuta nel tempo a causa di fattori difficilmente controllabili.
Il risultato nel tempo è infatti condizionato dalla temperatura della bomboletta, dalla temperatura esterna, dall’umidità, dalla quantità di schiuma iniettata, inoltre la schiuma con il tempo tende a ritirarsi e sbriciolarsi.
Tutto questo significa che il risultato sarà sempre variabile e non garantibile.
I materiali di una posa qualificata sono invece solitamente: nastri autoespandenti e silicone ms polimero.
I nastri autoespandenti sono nastri che espandendosi vanno a chiudere tutto lo spazio vuoto all’interno che incontrano, adattandosi a qualsiasi forma.
Hanno grande efficacia di sigillatura, hanno garanzie di tenuta nel tempo e la loro efficacia non dipende dalla condizione ambientale di temperatura o umidità nel quale vengono utilizzati.
Non sono tutti uguali ma esistono nastri di forma, dimensione e composizione diversa in base alle diverse situazioni da affrontare.
Se il nastro deve resistere alla pioggia battente dovrà essere diverso da un nastro che deve resistere all’acqua stagnante…
Il silicone ms polimero ha alta capacità di adesione sulla maggior parte dei materiali (anche su superfici bagnate) e ha elasticità elevata e duratura nel tempo. E’ quindi un buon adesivo e un buon sigillante.

GLI OBIETTIVI

L’obiettivo finale di una posa “tradizionale” è semplicemente quello di chiudere gli spazi che necessariamente vengono tenuti tra finestra e supporto (muro o falso…).
Non interessa molto come questa sigillatura venga effettuata e con quali materiali. Logicamente così non si saprà quale tenuta avrà nel tempo e se questa sigillatura sarà in grado di mantenere le prestazioni dei nuovi serramenti.
L’obiettivo di una posa qualificata è invece mantenere le prestazioni della finestra (tenuta aria/acqua/vento, isolamento termico e acustico) anche in opera. Non solo quindi benefici sulla carta ma benefici reali di benessere e comfort nella vostra abitazione.

COME SAPERE SE LA PROPOSTA E’ VERAMENTE QUALIFICATA

Primo: se c’è progettazione. Se il serramentista discute con voi e/o con il progettista il miglior modo di posare i vostri serramenti è già una buona partenza
Secondo: se la progettazione viene eseguita considerando non solo la sigillatura tra finestra e falso ma anche tra falso e muro se per entrambi vengono considerati i diversi livelli di tenuta (esterno, mediano e interno)
Terzo: in questo ci vengono in aiuto le norme.
Una posa conforme alla norma UNI 11673 è sempre una posa qualificata! Una posa che vi da la garanzia che tutto è stato affrontato nel migliore dei modi.