Serramenti Chiave Bulgara

Chiave bulgara: come funziona e come difendersi

Furti in casa: superata la quota dei 250mila casi in un anno

Oltre 250mila casi accertati di furto in casa: cresce del 6% il già altissimo dato riscontrato nel nuovo report del Ministero dell’Interno sulla sicurezza. Con una media di 414 denunce ogni 100mila abitanti, Milano, Torino e Roma sono le città con il rischio più alto. Ma anche piccoli centri come Asti e Sondrio meritano, ahinoi, di essere citate come l’incidenza di denunce la prima (921 ogni 100mila abitanti, ovvero più del doppio della media nazionale) e un incremento dei furti in casa del 48% la seconda.
Non pubblicare sui social media i tuoi programmi di viaggio, evita di far accumulare posta e pubblicità nella cassetta delle lettere chiedendo ad un amico di ritirarla, installa – se possibile – un dispositivo automatico che accenda per qualche ora al giorno le luci, la radio, la televisione. Sono alcuni dei consigli che la Polizia di Stato ha pubblicato la scorsa estate sul proprio portale web.

Chiave bulgara: cos’è e come funziona

Al di là dei consigli, per così dire, classici, il 2014 e, purtroppo anche il 2015, sta segnando il boom di furti in casa grazie all’utilizzo della cosiddetta chiave bulgara. Alcuni quotidiani nazionali, come La Stampa e Il Giornale, ne hanno parlato definendo il grimaldello bulgaro una sorta di attrezzo infallibile per aprire ogni tipo di serratura.
Niente di più sbagliato… La chiave bulgara è uno strumento che permette di ricostruire il profilo della chiave di una serratura a oppia mappa senza avere la chiave originale e senza smontare la serratura della porta blindata. Il grimaldello bulgaro può essere composto da due attrezzi, un tensore e una chiave morbida, o da un unico strumento che integra entrambe le funzioni: la cosiddetta chiave magica.
In entrambi i casi, il funzionamento è lo stesso: il tensore mette in tensione il carrello della serratura, come fa normalmente la chiave quando viene girata, dopo di ché si inserisce la chiave morbida, che ha una geometria compatibile con quella della chiave originale e denti che hanno la possibilità di muoversi. Scuotendo leggermente tensore e chiave morbida le vibrazioni muovono i denti della chiave morbida fino a fargli assumere la posizione corrispondente a quella dei denti della chiave originale. Si ottiene in questo modo il profilo di una metà della chiave a doppia mappa. Per ottenerne l’altra metà, è necessario ripetere l’operazione per la seconda metà del profilo. A questo punto si ha a disposizione un profilo a doppia mappa completo in grado di aprire e chiudere la serratura esattamente come la chiave originale: senza scasso, ma soprattutto senza lasciare alcuna traccia, dal momento che l’ospite indesiderato potrebbe addirittura richiudere a chiave la serratura. Come difendersi dalla chiave bulgara Vediamo ora come difendersi dalla chiave bulgara: primo consiglio, banale, o forse no, è non farsi prendere dal panico e dalla paura dei furti in casa.
Come abbiamo già detto, a rischio sono solamente le porte blindate a doppia mappa: in questo caso il rischio aumenta nel momento in cui l’installazione della porta è avvenuta prima del 2011; si ha una serratura molto diffusa sul mercato; non si ha un’altra serratura ma solo una a doppia mappa. Chiaramente, a parte l’ultimo elemento che è facilmente riconoscibile da chiunque, per i primi due è consigliabile rivolgersi ad un esperto di sicurezza domestica.
In particolare, l’utilizzo di sistemi di sicurezza integrata “attiva” con l’impiego d’impianti di allarme collegati ad una centrale operativa h24 che eroga servizi di telesorveglianza e telediagnosi per la gestione remota e continuata degli allarmi.
Contestualmente si raccomanda la simultanea installazione di una porta blindata, rigorosamente equipaggiata di cilindro europeo, al fine di completare un quadro di sicurezza domestica più efficace. Proprio per quanto riguarda il cilindro europeo, siamo in presenza di una serratura dotata di perni anti sondaggio, corpo e rotore con protezione anti trapano e barra centrale antistrappo.
Il cilindro europeo può essere certificato secondo la norma Uni En 1303:05 che ne determina: prova ciclica, resistenza alla corrosione e alla temperatura, sicurezza chiave, resistenza alla perforazione e al bumping.
I gradi ottenibili per la prova ciclica sono 6: il più basso ammesso è il grado 4 con funzionamento fino a 25mila cicli, il secondo fino a 50mila ed il massimo, il grado 6 oltre 100mila.
La sicurezza chiave è rappresentata dal numero di combinazioni possibili per un determinato tipo di chiave: anche qui i livelli sono 6 con il grado più basso che è pari a 100 combinazioni mentre il più alto, il grado 6, corrisponde a 100mila combinazioni.
La resistenza alla perforazione determina i minuti che un cilindro oppone alla foratura: il grado 1 indica che il cilindro non ha alcuna protezione, il grado 2 indica una resistenza dai 3 ai 5 minuti e il grado 3, il massimo, certifica che il cilindro europeo resiste fino a 10 minuti.
Com’è chiaro, si tratta quindi di un discorso estremamente delicato che prevede un aggiornamento costante delle tecnologie di sicurezza in uso.
Contattaci se vuoi saperne di più sui più recenti sistemi di sicurezza domestica efficaci anche contro la chiave bulgara.